ECOffee con Alessio Boceda: dal blog al networking per le Startup

alessio boceda

Gli ECOffee sono le interviste de L’Eco della Stampa ai Pionieri della comunicazione. In questa edizione abbiamo avuto il piacere di intervistare Alessio Boceda per parlare di start-up e innovazione.

Alessio, insieme alla moglie Giulia, è il fondatore di Startup Geeks: un sito/piattaforma dove è possibile fare il pieno di contenuti utilissimi sul mondo delle start-up.

Ebook, articoli, libri e tante video interviste ai Founder delle nuove realtà italiane in ogni settore di mercato.

Startup Geeks, il progetto di Alessio e Giulia

ECOffee
Giulia D’Amato e Alessio Boceda

L’idea di “Startup Geeks” è nata con per risolvere il gap del processo digitale italiano. L’Italia si trova infatti al 25° posto su 28, per quanto riguarda il mondo digital.

“Inizialmente Startup Geek doveva essere un blog sul digital marketing. Poi però abbiamo introdotto le interviste fatte ai fondatori delle nuove imprese italiane, per raccontarle dall’interno” afferma Alessio.

L’obiettivo è quindi diventato quello di capire cosa ci fosse dietro al lavoro delle start-up, quali fossero i problemi e le best practices, per fornire degli spunti utili a tutti coloro che volessero intraprendere nuove sfide.

Navigando sul sito di Alessio e Giulia potrete notare una quantità incredibile di contenuti interessanti, a partire dagli ebook gratuiti sul marketing con temi verticali.

Alessio racconta che non avendo un budget iniziale per il marketing, Startup Geeks doveva in qualche modo affascinare gli utenti del sito.

E’ così che hanno cominciato a creare articoli. Inizialmente erano tre interviste (dapprima scritte e ora anche in video) e due articoli a con temi educativi a settimana.

Attualmente gli sforzi sono tutti focalizzati sul lancio di un progetto importante (di cui parleremo alla fine) e quindi i contenuti sono leggermente meno frequenti.

Al momento sul blog troviamo più di 100 interviste a startupper italiani, che hanno richiesto circa 70 ore di lavoro settimanale a testa. Impegno e sacrificio sono infatti indispensabili per far crescere un progetto come questo.

I problemi che affrontano le start-up italiane

Col tempo sia Alessio che Giulia sono diventati davvero degli esperti del settore, capendo quali sono i problemi che hanno quasi tutte le start-up italiane.

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Alessio durante l’intervista ci confida che “manca sicuramente un’educazione a come portare avanti un progetto e poi sicuramente mancano i finanziamenti.

E’ vero che il mercato italiano è oggettivamente più piccolo (in termini di possibili clienti) rispetto a quello statunitense che conta milioni di persone e quindi si può fare fatica. Ma qui in Italia mancano i finanziamenti istituzionali e ci sono molti imprenditori che non conoscono i vantaggi che derivano dal finanziamento di progetti innovativi.

Questo perché manca l’educazione e la cultura sul tema. Spesso parlo con aziende grandi che non sanno che ci sono sgravi fiscali per investire su startup innovative”.

Ma se dovessimo individuare lo startupper “tipo”, quali sono le caratteristiche comuni?

Alessio non ha dubbi in merito.

Sono persone che hanno una vision molto chiara e forte, che non appena vedono un problema cercano subito di risolverlo.

Persone pronte a sacrificare le loro abitudini per investire nel progetto, arrivando a non percepire il loro stesso stipendio per molto tempo.

In tanti cercano soci e co-fondatori con cui collaborare per non ritrovarsi da soli ad affrontare una mole di lavoro e responsabilità incredibili.

Sono quindi persone dedite al loro lavoro, appassionate ed ambiziose.

Disposti anche a spostarsi dal loro paese d’origine per andare nelle grandi città dove i finanziamenti sono più facili da trovare.

Continuiamo a parlare del mercato delle startup e degli investimenti. 

Scopriamo che i settori che si stanno sviluppando molto al momento sono il Lifecare, salute, biotech e biomedico.

Così come il mondo della finanza tecnologica con soluzioni finanziarie ad hoc.

Allo stesso modo il food e l’agrifood, dove si stanno sviluppando progetti per il mondo agricolo e dell’allevamento, attraverso tecnologie avanzate e IoT.

Infine un altro settore sul quale investire è quello del marketing sui social media, soluzioni per ottimizzare le pubblicità online o servizi per creare contenuti migliori in ottica SEO.

Comunicazione e start-up: innovazioni del settore

Parlando di marketing e comunicazione, chiediamo ad Alessio se ci sono innovazioni degne di nota anche in questo settore.

Certo. Ci sono nuove tecnologie che puntano al miglioramento delle campagne pubblicitarie sui social media,  prevedendo le performance di queste campagne grazie ad algoritmi e ad altri dati precedentemente raccolti


Poi come dicevo prima vi è uno strumento per l’ottimizzazione dei contenuti per i siti web dove vengono date delle linee guida per creare testi con una buona semantica e in ottica SEO. 


Non mancano nuovi servizi anche per i podcast. Ad esempio si stanno creando dei progetti di branded content per i podcast. Esattamente come avviene già sulla carta stampata o sul web. 


Questo perché anche il mondo dei podcast è in enorme crescita”.

L’idea è importante, ma possiamo dire che conta anche il fattore “C”?

Boceda non ha dubbi: la fortuna arriva se si sono create in precedenza situazioni che l’hanno resa possibile.

Start-up e fallimento: è tutto positivo?

Se parliamo di start-up non possiamo dimenticare che in molte falliscono. 

Il segreto è riuscire a capire le cause di questo fallimento, in modo da dargli un valore nuovo e diverso.

E’ così che riusciamo a migliorare. Non bisogna idolatrare il fallimento ma capire che è utile tenerlo a mente prima di avviare un nuovo progetto, per non commettere gli stessi errori.

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Succede che i fondatori delle start-up rischino di essere troppo focalizzati sul prodotto. Questo è un aspetto che può danneggiare il processo di vendita.

Infatti, si percepisce molto la mancanza della capacità di vendere.

Nel mondo del B2C è molto più difficile e dispendioso. Ci sono start-up che decidono di passare  dal B2C al B2B per via dei costi. 

Sicuramente è consigliabile lavorare con aziende più grandi o entrare in contatto con realtà diverse che consentano di accedere a luoghi in cui è più difficile entrare. In questo modo diventa un po’ più semplice trovare nuovi clienti e nuove opportunità.

Parliamo ora del progetto di Alessio e Giulia. Stanno infatti per lanciare un pacchetto Premium, una piattaforma per far incontrare aziende e startup e aumentare vertiginosamente le possibilità di investimenti e sinergie.

Ma chiediamo ad Alessio di spiegarci come funziona.

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Abbiamo deciso di sviluppare un prodotto che andasse incontro ai problemi che abbiamo identificato nelle start-up. 

Spesso ad esempio i fondatori si sentono soli perché non hanno il supporto emotivo dei dipendenti e neppure quello dei finanziatori. 

Quindi l’obiettivo del nostro pacchetto Premium sarà quello di aiutarsi a vicenda e creare una community che metta in contatto fondatori con altri fondatori, e fondatori con esperti del settore (abbiamo selezionato esperti che supporteranno il fondatore con risposte veloci).

Il tutto verrà fatto su Slack, che è un strumento di comunicazione aziendale.

Crediamo sia importante mettere in contatto tra di loro le persone per formare un network e per creare delle collaborazioni di valore.

Infine offriremo dei servizi come dei webinar su diversi argomenti, daremo la possibilità di avere sconti su diversi tool e prestazioni. 

Inizialmente il network sarà a numero chiuso, ma solo per poterlo gestire al meglio.

Non vogliamo creare un gruppo elitario ma stiamo cercando di fare una network di qualità.”

Consigli per aspiranti startupper

Quali possono essere i consigli per chi vuole aprire una start-up?

Boceda crede che uno dei primi passi da fare sia quello di far validare la propria idea, quindi di raccontarla a delle persone estranee e con possibili utilizzatori, per capire se può funzionare.

Non bisogna farsi spaventare dal rischio di partire con pochi soldi. Anzi, in questo modo si può capire più facilmente se il prodotto può funzionare.

Essere pronti a fare sacrifici, avere pazienza, dedizione e voglia di cadere per imparare sono indispensabili.

Parlare del progetto a tante persone è utilissimo, anche per conoscere persone in situazioni simili che ci potranno dare un consiglio in qualsiasi momento.

Mai partire con l’idea di fare tanti soldi subito: bisogna prepararsi ad arrivarci con calma e per gradi.

Dopo i preziosi consigli di Alessio, sappiamo molto più di prima sul mondo delle start-up.

Trovate qui il video completo dell’intervista 👇
https://www.mediaintelligencearena.it/materiali-gratuiti/

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